Governo dell'Ecuador nazionalizza industria petrolifera statunitense

Governo dell'Ecuador nazionalizza industria petrolifera statunitense
Prensa Latina 10 / 6 / 2011

Quito, il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, definì un atto storico la nazionalizzazione del campo di idrocarburi Amicizia, dopo una dura negoziazione con la compagnia statunitense Noble Energy che operava qui attraverso la sua filiale Energy Development Company (EDC). Lo Stato ecuadoriano ha chiuso con 74 milioni di dollari l'accordo con l'impresa statunitense per la sua uscita dal paese, non giungendo ad un accordo con le condizioni stabilite dalla nuova legge sugli idrocarburi spinta dal governo alla fine del 2010.
La nuova normativa trasforma i contratti petrolieri in prestazioni di servizio, e col nuovo vincolo, il governo paga una tariffa fissa per ogni barile estratto, considerando le sue spese di operazione ed un margine ragionevole di utilità.
EDC si dedicava allo sfruttamento di gas nel Golfo di Guayaquil, che serviva per la generazione di elettricità della centrale elettrica Machala Power, della quale era concessionaria.
Ora entrambe staranno sotto il controllo dell'Impresa Pubblica Petroecuador e la Corporazione Elettrica dell'Ecuador (Celec), ed il pagamento si è fatto come riconoscimento ai lavori eseguiti dall'impresa dopo il termine del contratto nel novembre passato.
Dei 74 milioni di dollari, 45 corrispondono alla piattaforma di gas naturale ubicata a 65 chilometri di Porto Bolivar, ed il resto all'impresa energetica Machala Power che passò anche sotto l'intervento dello Stato ecuadoriano.
Questa somma sarà recuperata in 365 giorni col risparmio che genererà il fatto di non importare il diesel per la termoelettrica Machala Power che comincerà ad operare con il gas, secondo quanto annunciato da Correa.
“Qui non stiamo vivendo un'epoca di cambiamento, stiamo vivendo un cambiamento di epoca, a volte creando ed altre recuperando quello che è sempre stato nostro”, ha sottolineato il Capo di Stato.
“Il gas nel Golfo è sempre stato nostro e per contratti progettati male ed un abile investimento straniero, passò molto tempo nelle mani di un'impresa che non era ecuadoriana senza che sia esistito aumento ed incremento della produzione”, ha enfatizzato.
“La mancanza di produzione ed il suo non incremento”, ha detto Correa, “si dovette ad un contratto viziato, che stipulava che se si aumentava il livello della produzione, doveva aumentare la partecipazione dello Stato, e per questo EDC mantenne per una decade livelli bassi di produzione”.
“Nazionalizzando Machala Power potremo ora, in breve termine, incrementare la produzione di gas, ottimizzare la generazione utilizzando questo combustibile e creare eccedenze per alimentare le industrie dell'Azuay”, ha concluso Correa.
Ig/prl

http://pl-it.prensa-latina.cu/index.php?op...k=view&id=27261

Viva la rivoluzione Bolivariana!